IL TEAM BUILDING
Il Team Building è una metodologia che lavora su team di lavoro task-oriented con il fine di sviluppare le competenze trasversali e di creare il senso di identità all’interno del gruppo.
Lo scopo principale è quello di costruire la squadra, lavorando sulle dinamiche che permettono di raggiungere gli obiettivi e sul benessere di tutti i partecipanti.
Sempre più queste attività vengono oggi richieste dalle aziende in un’ottica di engagement e retention dei dipendenti e per migliorare le performance aziendali.
“Negli Stati Uniti c’è la tendenza a descrivere il lavoro di gruppo come un modo per aumentare la produttività.
In Giappone, invece, la tendenza è quella di descrivere questa attività come un modo per incrementare le abilità e le conoscenze delle persone.
C’è una differenza piuttosto sostanziale.”
(J. Aral – Executive giapponese)
Un sondaggio di Salesforce ha rilevato che il 96% dei dirigenti afferma che una scarsa collaborazione e una comunicazione inefficace sono le principali cause di problemi sul posto di lavoro, mentre uno studio di Stanford ha scoperto che i team che hanno un senso di “unità” lavorano più del 48% e sono più motivati nel raggiungimento degli obiettivi.
OLTRE IL CONCETTO TRADIZIONALE DI FORMAZIONE
Abituati ad un tipo di scuola radicata sul concetto di “lezione frontale”, spesso non ci rendiamo conto che il vero apprendimento, quello che persiste oltre il confine della lezione stessa, è dato da una metodologia diversa, pratica, concreta, il cosiddetto “learning by doing”. La formazione di tipo esperienziale è ciò che permette ai discenti di toccare con mano ciò che gli è stato spiegato poco prima, perché ovviamente le due metodologie viaggiano in parallelo: la teoria, le conoscenze che permettono di focalizzarsi sui concetti importanti, e la pratica, le capacità che prendono forma e si modellano su quelle stesse spiegazioni.
“Dimmi e io dimentico;
mostrami e io ricordo;
coinvolgimi e io imparo.”
(Benjamin Franklin)
LA FORMAZIONE ESPERIENZIALE
Nella formazione di tipo esperienziale emergono delle emozioni positive che possiedono un fine didattico efficace: le emozioni, più delle cognizioni, hanno la capacità di ancorare le persone, ovvero di legarle a ciò che stanno vivendo in quel momento (in questo caso le nozioni apprese).
Far vivere un’esperienza di questo tipo permette di tenersi stretti tutti quei concetti che, diversamente e molto probabilmente, si andrebbero ad assottigliare man mano che il corso si allontana. Inoltre, grazie alle più svariate metodologie esperienziali, abbiamo la possibilità di mettere in pratica fin da subito ciò che è stato trattato durante la lezione, utilizzando per esempio role-playing o simulazioni. Questi strumenti permettono alle persone di costruire i propri schemi operativi, allenandoli in un contesto protetto, solitamente ben diverso da quello a cui le persone sono abituate, e di sistematizzare efficacemente i concetti teorici appresi.
Ed è proprio nel Team Building che i concetti, le competenze e le relazioni si sviluppano in un’esperienza unica e altamente impattante.
Le persone coinvolte in attività di questo tipo hanno la possibilità di sviluppare nuove capacità osservando i compagni di squadra; a stretto contatto gli uni con gli altri, con l’incentivo di un obiettivo comune da raggiungere, le relazioni si creano e si consolidano, i rapporti interpersonali rafforzano la predisposizione al mettersi in gioco, il coraggio di andare oltre la propria comfort zone aumenta l’autostima… e tutto questo in un clima divertente e giocoso!
GLI EFFETTI POSITIVI
Tra gli effetti positivi del Team Building troviamo il miglioramento delle capacità di comunicazione e ascolto, un aumento della fiducia (negli altri e in se stessi), una migliore gestione dello stress e, ovviamente, l’integrazione del team che si trova a collaborare, con un’attenzione maggiore da parte dei membri del gruppo verso l’opinione dei colleghi/compagni di percorso.
Le persone imparano a conoscersi, imparano ad esercitare un ascolto attivo nei confronti degli altri, imparano a comunicare in maniera assertiva, imparano a cooperare e a mettere a disposizione di tutti le proprie conoscenze e competenze, imparano a individuare soluzioni diverse e alternative, imparano a mettersi in discussione e a mettere in discussione i propri schemi, allargano la prospettiva per abbracciare anche quelle divergenti, imparano a guardare con occhi diversi le persone.
Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso.
Ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto.
(John Donne)
Rafforzare le relazioni interpersonali in un’azienda o in qualsiasi altro contesto che prevede il lavoro in team è fondamentale perché, condividendo le proprie risorse e servendosi di quelle altrui, sfruttando la “zona di sviluppo prossimale” di cui parla Vygotskij, gli obiettivi da raggiungere appaiono meno ardui perché, in fondo, “l’unione fa la forza”.
In definitiva, se si ha un team è fondamentale che in esso le dinamiche siano positive e collaborative, e avere un team coeso significa avere successo.
“Il talento ti fa vincere una partita.
L’intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato.”
(Michael Jordan)
di Elena Pane